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Malattia di Crohn: Natalizumab non ha raggiunto l’endpoint primario di risposta


L’analisi dei dati di uno studio clinico di induzione di fase III ha mostrato che il Natalizumab ( Antegren, Tysabri ) non ha raggiunto i criteri stabiliti per l’end point primario di risposta ( riduzione di 70 punti nel Crohn’s Disease Activity Index alla 10^ settimana ).

Tuttavia , come osservato nello studio di fase II, il Natalizumab ha prodotto un significativo effetto su diversi maker di infiammazione , tra cui la proteina C-reattiva.

Hanno preso parte allo studio ENACT-1 ( Evaluation of Natalizumab in Active Crohn’s disease Therapy-1 ) 905 pazienti , assegnati in modo random a ricevere Natalizumab ( 300 mg ) o placebo in rapporto 4:1.

Non sono state osservate particolari differenze nell’incidenza di effetti indesiderati tra i gruppi di trattamento.
I più comuni effetti indesiderati sono stati: cefalea, nausea e dolore addominale. ( Xagena 2003 )

Fonte: Biogen



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